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Siracusa Eurialo

Gli enigmi di Shakespeare: il sonetto nascosto e le origini siciliane


All’insegna dell’usuale convivialità, il Lions Club Siracusa Eurialo ha incontrato la prof.ssa Elvira Siringo, docente di storia e filosofia presso un liceo siracusano e affermata scrittrice con diversi romanzi pubblicati negli ultimi otto anni, per affrontare un viaggio negli enigmi che costellano la storia di William Shakespeare, il noto drammaturgo e poeta inglese, che ha voluto condurre in realtà a scoprire l’autentica natura dell’artista.

Infatti, Elvira siringo è un amante di Shakespeare, delle sue opere ma soprattutto della sua storia così intrisa di misteri, considerate le scarne notizie biografiche che sono state tramandate.

 “Nell’autunno del 1609 una persona anonima commissionò la stampa della raccolta di 154 sonetti di Shakespeare. La scarna biografia ufficiale ci fornisce un dato certo: nel vedere la pubblicazione egli ne fu allarmato, ne ebbe “sgomento”, si disse, a causa del contenuto altamente omoerotico dei suoi versi. Ma non disse né reclamo nulla, e subito dopo lasciò Londra e tornò a vivere definitivamente a Stratford upon Avon. In realtà potrebbe esserci dell’altro, infatti la raccolta sembra contenere un messaggio personalissimo, un meraviglioso segreto celato da oltre quattrocento anni sotto il velo della bellezza poetica, un sonetto speciale e nascosto che lo esorta ad andare avanti per portare a compimento un grandioso progetto.”

Elvira Siringo ha scoperto la chiave matematica che permette di identificare un sonetto, appunto il n. 155, tra le righe dei 154 sonetti, definendo così un “Codice Shakespeare” descritto come tale nel suo omonimo lavoro di ricerca pubblicato nel 2016.

Una “scoperta” che ha suscitato l’interesse di studiosi di chiara fama.

Ma di cosa si tratta? Una coincidenza o un messaggio occulto ben definito?

Il tutto sembra ricondursi al celebre dilemma di Amleto, quell’ESSERE O NON ESSERE, e di ciò ne offre una nuova lettura e ne propone una nuova risposta.

Ma certamente ha suscitato altrettanta curiosità parlare dei misteri sulla stessa “vera identità” di William Shakespeare. In molte opere letterarie è stato spesso disegnato l’equivoco derivante dallo “scambio di persona” (uno fra tutti l’estroso ed innamorato “poeta” Cyrano de Bergerac descritto a fine ‘800 da Edmond Rostand), ma in questo caso il mistero letterario riguarda direttamente l’identità di un’autore come Shakespeare”. Diverse le ipotesi, ma certamente curiosa e più vicina a noi quella secondo cui William Shakespeare sarebbe da identificarsi in realtà con un linguista siciliano, Michel Agnolo (o Michelangelo) Florio Crollalanza (“crollare” in inglese è “shake” e “lanza=lancia” è “spear”). Tante coincidenze, ma tali ipotesi non hanno avuto riconoscimenti ufficiali. Ma il dubbio rimane, con l’immagine di Amleto che “vitti na crozza” tenuta in mano…